Mi viene in mente, i primi tempi in cui chattavo, che c’era una tizia che si era inventata una vita parallela e diceva a tutti di essere un medico patologo. E si era talmente calata nel personaggio che ci deliziava con particolari della sua giornata professionale, salvo poi andare a raccontare a qualcuno in confidenza che l’unica cosa che sezionava erano le verdure per il minestrone -un qualcuno che del concetto di riservatezza aveva capito ben poco tant’è che lo riferì a tutti quanti- ed essere marchiata a vita come borderline.
Quando ho preso in mano “La voce delle ossa”, ho deciso di dare una nuova chance a questa ragazza così fantasiosa e ho deciso che il personaggio di Temperance Brennan, la protagonista, nella mia personale raffigurazione avrebbe avuto le sue fattezze. Per gioco. E così mi sono immersa nella lettura di questa -a mio insindacabile avviso- bionda, longilinea antropologa forense, che si imbatte in un caso molto duro e pesante da gestire emotivamente, di cui non vorrei svelarvi troppo perché se dovete ancora leggerlo, ok che si capisce dalle prime righe chi sono le vittime, ma non voglio essere proprio io a darvi troppe anticipazioni.
Non ho ancora finito di leggerlo perché lo sto intervallando con un romanzaccio (di cui non farò il nome, ma che avrete già capito perfettamente!), visto che si tratta di un libro su cui bisogna stare concentrati, perché è molto descrittivo anche di aspetti tecnico/pratico/logistico dello studio di resti umani trovati nelle scene del crimine di cui la nostra eroina, appunto, si occupa. E, anche se lo tengo sul comodino, diciamo che non concilia propriamente il sonno. Nonostante questo, personalmente mi sento di consigliarlo sia a chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di dramma medicale, ma anche a chi apprezza già il genere e vuole confrontarsi con un testo che ha in sé non solo una storia originale, ma anche molti strumenti per apprendere davvero l’oggettività delle mansioni che richiede un simile lavoro d’indagine.
Ci risentiremo per gli aggiornamenti e, nel frattempo, se interessa, sto parlando di questo.
(vi state per caso chiedendo se lei è la stessa di Bones? forse che sì, forse che no)
LdC