Sottotitolo: when you look behind you there’s no open doors (grazie Anna per l’ispirazione).

Il blog è senz’altro un passatempo meraviglioso ma anche un potentissimo strumento che mi potrebbe mettere in grado di distruggere in zero attimi un percorso che, coscienziosamente e non con poca fatica, sto portando a termine. Lui è a mia disposizione, goloso di tutto ciò che posso chiedergli di veicolare al mondo. Infatti qui la differenza la posso fare unicamente io, con la volontà di dire o non dire, di scrivere o non scrivere, di fare chiari riferimenti oppure no. E’ uno di quei giorni in cui dovrei avere a portata di mano solo il mio diario, quello di carta, per poter scrivere a ruota libera nomi, cose, luoghi, ricorrenze, date, e condividere solo con la bianca carta i miei pensieri pericolosi.

Sapete cosa c’è? Che io vivo anche di malinconie. Senza scomodare esperti e luminari, sostengo che la malinconia sia uno sterile rimpianto di qualcosa che non c’è e che se ci fosse probabilmente non sarebbe così affascinante. E’ un po’ uno struggersi per l’anima del piffero, diciamocelo. Vogliamo parlare del fatto che qualche mese fa, pur sentendomi appagata da un rapporto che allora mi sembrava normale e sano, quando passavo sotto la finestra dell’uomo più vuoto del mondo mi fermavo e guardavo se le luci erano accese? A che pro questo non saprei dirlo. Probabilmente solo così, perché lo spleen che mi avvolge, in fin dei conti, a me un pochino piace (cronache di un’anima inquieta e masochista). Perché sono bravi quelli che dicono di godersi il momento proprio lì, al momento, senza desiderare che esso sia differente oppure paragonandolo con il passato: io stamattina non mi godevo la passeggiata sotto al sole con la brezzolina fresca che mi scompigliava la coda di cavallo, non mi godevo la mia città semivuota, gli sguardi più rilassati delle persone, i profumi e la fotografia di qualche scorcio che quando passi in macchina non lo noti neanche. Me lo godevo un po’, ma non fino in fondo. E questo proprio perché io sono una creatura malinconica, lo sono sempre stata e sempre lo sarò.

Ad ogni modo farò come al solito, non dandola vinta al mio lato immaturo e, parlandovi della rava e della fava anziché del senso di frustrazione da mancanza di interlocutore, ignorerò le varie sensazioni e andrò avanti, perché sono migliore di quanto possa sembrare e se decido una cosa, quella è. Ricordatevi che sono colei che ha smesso di fumare dalla sera alla mattina e soltanto perché aveva deciso che era giusto, quindi la forza di volontà non mi manca.

Che è anche venerdì e Rob ci dà i consigli per le settimane a venire (anche per lui un po’ di vacanza, giustamente). Siccome per abitudine li leggo tutti, posso dire che oggi mi sento un po’ più Scorpione che Capricorno. Comunque non preoccupatevi per me: non è niente che un venerdì sera al Forte Jola non possa risolvere.

Che poi alla fine si capisce benissimo a cosa ho pensato.

Naturalmente. Volevo fosse così.

Buon week end.

LdC