Quelli che si gasano per niente, quelli che millantano, quelli che sono sempre tristi, quelli che sono troppo felici per essere sinceri, quelli che sono troppo perfetti per essere veri, quelli che organizzano gli eventi e poi non partecipano mai ai tuoi. Quelli che si piangono addosso, quelli che non è obbligatorio avere sempre un’opinione, quelli che da soli non riescono neanche a scegliere una scatola di pastelli, quelli che se non ricevono inviti si fingono malati, quelli che si lamentano del brodo grasso, quelli che scrivono in maiuscolo, quelli che sei una donna ed è meglio se ne parlo con un uomo, quelli che ti cambiano le carte in tavola ogni due minuti, quelli che era lampante e se ne sono accorti per ultimi, quelli pesi, quelli che vorresti frequentare di più, quelli da cui vorresti disintossicarti, quelli che scrivono un racconto e diventano scrittori, quelli a cui di scrivere frega una mazza ma quando poi lo fanno sono bravi, quelli prezzolati. Quelli che se parli male cinque minuti dei fashion blogger stai rosicando, quelli che sono troppo figo per, quelli che se fosse per me non ti darei neanche cinque lire, quelli che devono farsi vedere da uno bravo, quelli che hanno le manie di protagonismo, quelli che saltano alla giugulare, quelli che il dispetto peggiore è non cagarli, quelli che sono spaventati e tu dici meh, quelli che un po’ di disoccupazione gli farebbe bene, quelli che vogliono scaricarti i problemi, quelli che invitano e non offrono, quelli che bevete insieme e ti senti di nuovo ventenne (grazie di esistere). Quelli che stanno in silenzio e ti dicono un milione di cose, quelli lontani e paradossalmente più vicini e quelli viceversa. Quelli che se ne sono andati e magari tornano. Quelli che distruggono tutto ma non sanno come ricostruire, quelli che tramano alle spalle, quelli che erano dei coglioni a 18, figuriamoci a 40 anni, quelli che forse meriterebbero più fiducia, quelli che amo, quelli che non amo, quelli che chi vi s’incula.
LdC
Bellissimo post. Semplice ma bello.