Anche se la stagione sembra volerci indicare tutt’altro, alla faccia del pigiama di flanella e della coperta di pile che ancora ostento la sera sul divano, sono in fibrillazione da restauro dei balconi. Piano, non ho intenzione di mettermi a fare lavori di muratura, parlo di vegetazione: fiori, piante, terra, semi… quel bellissimo passatempo che è il giardinaggio, che svuota la mente più di un tubetto di Xanax e costa molto meno. Mi sono improvvisata garden designer grazie a qualche piantina acquistata recentemente e a ciò che sono riuscita a salvare dalle grinfie dell’inverno
(e anche da una mia pigrizia patologica su cui preferirei sorvolare)
ma il vero colpo di grazia me l’ha dato la GGDBologna13, cioè l’evento organizzato dall’associazione di cui faccio orgogliosamente parte ormai da qualche anno, che per questa occasione si è tinta di verde ed è stata ospitata nientemeno che dal bellissimo vivaio urbano Senape.
Essere in mezzo alla natura, nel vero senso della parola, anche se assolutamente in centro città, mi ha fatto venire ancora più voglia di sperimentare, complice la presenza di alcune figure “ispiratrici” che senz’altro hanno avuto una fondamentale funzione, cioè farmi abbandonare definitivamente la scusa del mio mancato pollice verde e darmi tutte le informazioni e gli strumenti che permetteranno anche a me, timida giardiniera alle prime armi, di creare una piccola oasi sul balcone.
Per questa “epifania” vorrei ringraziare: GGDBologna, per avermi dato la possibilità di partecipare al riuscitissimo e divertentissimo (nonché utilissimo) evento, le ragazze di Gramigna per le piante che ho già diligentemente travasato e per gli shottini a moderata gradazione alcolica (che comunque dopo una decina, si facevano piacevolmente sentire), gli speaker Terre di Nettuno, FiloCorto e GrowThePlanet per gli interventi davvero illuminanti, ma una parola di riguardo vorrei spenderla per Mutti che, grazie all’entusiasmo della sua portavoce, Eleonora, mi ha fatto capire che la prossima volta che mi diranno “vai a zappare la terra” lo prenderò come un complimento perché, a nostra insaputa (finora), si svolgono un sacco di iniziative meritevoli in questo settore, che sta facendo passi da gigante per quanto riguarda la tecnologia, intesa non solo come strumento di lavoro, ma di condivisione della conoscenza e progettualità 2.0.
Eh sì, devo dire grazie pure per i barattoli: a casa mia il pomodoro non manca mai, ma da oggi avrà anche due vite :)
Per le foto del riuscitissimo balcone, vi prego di pazientare qualche settimana, mentre i video girati da Ortoemezzo saranno pronti a breve, così potrete farvi un’idea!
LdC
Si tratta di una scelta che migliore non si può!
w il pigiama di flanella!