Visto che oggi è il giorno che è, vi racconto la storia del Survivor Tree, l’unico albero che è riuscito a sopravvivere agli attacchi del World Trade Center (e non solo).
Dovete sapere che, nell’ottobre del 2001, questo albero di pero è stato scoperto e liberato dai cumuli di macerie fumanti nella piazza del World Trade Center: era bruciato, carbonizzato, con un solo ramo vitale e con pochissime speranze di sopravvivere. L’albero era stato originariamente piantato nel 1970 in prossimità degli edifici di quattro e cinque nel complesso WTC, vicino a Church Street. Era estremamente danneggiato e misurava solo otto metri di altezza quando è arrivato, nel novembre 2001, a Van Cortland Park nel Bronx. E’ stato curato ed è guarito, crescendo fino a una altezza di circa 30 metri (sopravvivendo perfino all’uragano Irene che lo ha sradicato nel 2010!).
Oggi è circondato da un recinto, con supporti che tengono il tronco e rami in posizione finché non avrà una propria stabilità e le radici non avranno attecchito a sufficienza: se guardate bene c’è proprio una linea distintiva fra la parte vecchia e la nuova crescita. Il Survivor Tree è l’albero più fotografato al Memorial Park, forse in tutta New York e, come potete vedere dalla foto che ho scattato personalmente, lo scorso aprile era l’unico in fiore, in mezzo a centinaia di altri alberi.
La mattina del 22 dicembre 2010, l’albero è arrivato al cantiere del 9/11 Memorial ed è stato nuovamente trapiantato, è attualmente visibile e ci ricorda tutta la capacità di perseverare dello spirito umano.
To all the people we loved and lost.
LdC
Più che la capacità di perseverare dello spirito umano credo ricordi l’incredibile capacità della natura di rigenerarsi, nonostante l’uomo continui la sua assurda distruzione