Questo è principalmente un post di ringraziamento.
Sì, perché non sono di certo una grande conoscitrice né esperta d’arte, ma amo molto la mia città e ne parlo sempre col cuore in mano, quindi ringrazio per l’opportunità di avermi aperto una parte di Bologna che finora mi era sconosciuta.
Grazie per le opere che ho potuto vedere, alcune le ho capite e mi sono sentita felice, altre no ma probabilmente sono io ad essere un’osservatrice diciamo “acerba”; grazie per il MAST e per avermi fatto provare quella sensazione di nodo alla gola che mi prende sempre di fronte a tutto ciò che è tanto imponente e impattante; grazie perché Il pensiero sotterraneo mi ha fatto comprendere che un’installazione è un modo di pensare/vedere/percepire a 360°.
Sono dell’idea, come ha già espresso Francesca meglio di me sul suo blog, che queste occasioni dovrebbero moltiplicarsi nel tempo, dando la possibilità a chi non è abituale fruitore, di sentirsi parte di una sfera culturale che per una serie di preconcetti si pensa sia riservata solo ad una élite (non è così).
Il titolo dell’installazione nella foto non è scelto a caso ;)
LdC