pensiero del mattino

Dr. Jeckill e Mrs. Girardengo.

25 Giugno 2010

Come tutti già sapete, fra un po’ mi aspetta la Dobbiaco-Lienz e, per non sfigurare davanti ai miei compagni di avventura dopo il primo kilometro, ogni giorno pedalo come un Girardengo solo un po’ più basso e rock da e per l’ufficio. Dalla bici tutto è più bello, i colori sono più vividi, i suoni più distinguibili e si notano un sacco di particolari che in auto sfuggono.

Però, c’è un però.

Non so che mutazione avvenga, ma quando salgo sulla bici comincio ad odiare automaticamente tutti gli automobilisti: capita solo a me? Dal sellino vedo soprusi e nefandezze, che probabilmente commetto io per prima quando sono al volante, che mi fanno imbestialire, senza contare che da ciclisti si rischia la vita a minuti alterni perché, ovvio, la ciclabile di Bologna è più interrotta e malmessa della Salerno-Reggio Calabria.

Poi, di solito al pomeriggio, riprendo l’automobile e rientro in me, cioè automobilista dedita all’aggiornamento di Facebook mentre guida (a mia parziale discolpa: ho visto gente fare di peggio) e magicamente dimentico tutto, compresi i buoni propositi, fino al mattino successivo.

Sono grave?
LdC

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