C’è un libro che dice non hai bisogno di essere innamorato se hai almeno 5 buoni amici ed è per questo che stamattina ho scritto un post ma, a differenza di tutti gli altri giorni, non l’ho pubblicato bensì spedito per e-mail. A chi mi vuole bene, ai pochi ma buoni. E loro, come ogni volta, hanno raccolto il mio SOS fornendomi tanti utilissimi e sfaccettati punti di vista.
Gli altri non me ne vogliano se dedico a loro – che in ogni momento sono a mia disposizione per un consulto, per un consiglio e per una spalla su cui piangere – queste poche righe per ricordare che sono fra i miei beni più preziosi, per ringraziarli di rendere ogni mio dolore un po’ più sopportabile, per sapermi ascoltare, per ogni cosa che hanno detto e non detto, fatto e non fatto, al puro fine di farmi felice.
O comunque rendermi un po’ meno triste.
Nel luglio 2002 ero a San Siro, al concerto di Ligabue. Bellissimo, stupendo, emozionante. Alcuni di loro erano presenti e quindi potranno ricordare con me che, alla fine dello spettacolo, sul maxischermo comparì una scritta lampeggiante che, in puro slang emiliano, recitava così:
TENETE BOTTA
Vorrei dirvi che la strada è difficile, molto più di quanto pensassi. E’ ripida, piena di insidie e ad alto rischio di cadute. Ma terrò botta, è una promessa.
Love U, all.
LdC