Me ne rendo conto, ultimamente il mio blog è monotematico. Non mi piace assolutamente focalizzarmi su un argomento solo perché questo mio spazio è a trecentosessanta gradi sui fatti miei e del mondo che mi circonda. Di sicuro mi sto dedicando molto a questo ambito, relativamente al quale spero di potervi raccontare varie novità a breve (se e quando mi sarà possibile, insomma… dipende da come vanno un po’ di cose) però, a costo di ripetermi, non mi piace quando nei discorsi si va a parare su un argomento soltanto ed essendo le mie giornate così zeppe di impegni assolutamente eterogenei, non vedo perché dovrei mettermi a rendicontare solo di questa attività.
 
Che poi, ho smesso di leggere molti blog quando da divertenti racconti personali si sono trasformati in un mero calendario di mi trovate qui, mi trovate là… a me piace farmi i fatti degli altri, se non si fosse capito.
Sono una curiosa, altrimenti non sarei qui.
(sul web, intendo)
 
Quindi, a parte ciò su cui mantengo uno strettissimo riserbo, vorrei affrontare una serie di argomenti che diano un po’ di respiro alle pagine del blog: con questi social network, mannaggia, fissare il pensiero di un momento è diventato più semplice, ma al contempo il mio pensiero diventa sempre più ristretto e sintetizzato a poche parole. Lontani i tempi del post quotidiano, me ne rendo conto, voglio (o almeno vorrei) trovare una dimensione compatibile con tutto e non tralasciare questo strumento, che ad oggi è ancora il modo più potente che ho per farmi sentire.
 
Direi quindi che, prossimamente, vi parlerò di gatti, di viaggi, di scatole di merendine, di soprusi e di cose molto bolognesi. Rigorosamente in ordine sparso.
 
Fine dello stream of consciousness.
 
LdC