Dice: hai tutte queste cose che ti bollono in pentola e riesci a resistere e non renderci partecipi delle novità? Che posso rispondere, son fatta così. Ho sempre pensato che pavoneggiarsi per quel che si ha porti inevitabilmente a perderlo. Come se la sorte dicesse "ti sei voluto sentire superiore agli altri per questa cosa? Ora tiè, non ce l'hai più" ed è per questo che evito sempre -a parte gli inviti urbi et orbi se leggo o se partecipo a qualcosa- di sbandierare ai quattro venti le fortune e le opportunità che la vita mi concede.
La sfiga ha il sonno leggero e tra l'altro, se dovessi bullarmi per qualcosa e poi questo qualcosa mi venisse irrimediabilmente strappato? Oltre il danno anche la beffa. Non solo non l'avrei più, ma dovrei anche eventualmente dare spiegazioni a chi potrebbe chiedermene conto. Avete presente "Una poltrona per due", dove due cinici vecchietti scommettono un dollaro sul successo/disfatta di qualcuno? Ecco, il mio timore è che il destino, la sorte, il fato, possano fare altrettanto con me, allora le cose belle me le godo in silenzio o nella cerchia di persone che compongono la mia intimità.
Ed è per questo che non racconto un sacco di cose e un po' compatisco chi sbandiera a destra e a manca anche faccende che, sinceramente, ritengo neanche particolarmente degne di nota o che implicano un talento. Su Facebook, poi, è tipico che le persone vogliano convincerti di essere speciali o di fare cose esagerate: non ci crederete! Ho fatto una "o" con il bicchiere! 'mazza quanto so' figo/a e tutti oooooh. A me 'sta gente fa scappar da ridere, cosa volete che vi dica.
Signore e signori miei: a volte il silenzio è d'oro!
E poi è bellissimo rispondere con nonchalance e candore… ma come, non sapevi davvero che..? Ero sicura di avertelo detto :)
LdC