Mentre rifletto sulla possibilità di inaugurare una vera e propria rubrica fissa sulle cose che so e che ho vissuto in prima persona, lasciate che vi racconti quanto possa essere bello, semplice e divertente cercare di acquistare una cucina (e svariati altri oggetti d'arredamento) in quel posto a volte così aperto e socievole che è la mia cara Bologna.
Che i commessi sgodevoli esistono e prosperano indisturbati ce lo siamo già detto fino allo sfinimento, ma mai avrei creduto che il malcostume fosse talmente radicato da aver svalicato oltre il negozio di abbigliamento e scarpe, fino ad arrivare a mobilifici e Grande Distribuzione. Perché, diciamocelo, un conto è se ti compro una maglietta da cinquanta, cento euro, ma teoricamente l'atteggiamento dovrebbe essere meno diffuso quando si parla di scherzetti da svariate migliaia. Sta di fatto che, nei mesi trascorsi, con Lorenzo ci siamo interrogati sull'opportunità di prendere i mobili dai vari Mercatoni, anche perché eravamo convinti che i prezzi fossero decisamente più ragionevoli ma ahimè, ci siamo dovuti arrendere quando abbiamo invece scoperto che:
-da Ricci Casa non si possono fare preventivi per le cucine alla domenica;
-da Mobdì idem;
-da Ikea te lo fai a tuo rischio e pericolo e io non rischio mai sulle cose serie (per altri elementi invece ho scelto proprio loro perché comunque è uno stile che mi piace);
-al Mercatone Uno, già due ore prima della chiusura i commessi non si cimentano più in arditi progetti, ma rimandano al martedì successivo (salvo poi non palesarsi all'appuntamento);
-da Aiazzone hanno problemi più grossi (grazie a Dio ce la siamo scampata);
-da Tre Stelle perdono la planimetria di casa tua due volte su due (e non ti richiamano mai quando li cerchi).
Forti di questa consapevolezza e rassicurati dalla nostra amica Betta che se li è già battuti tutti l'anno scorso senza risultati soddisfacenti, ma soprattutto rassicurati dal fatto che Betta è nota per essere una gran rompiballe persona estremamente precisa e che non trascende sui dettagli, ci siamo affidati ciecamente al suo consiglio e abbiamo fissato un appuntamento con la Emmequattro Arredamenti di Molinella (BO). Ora, sappiate che questa azienda non mi ha pagata un centesimo per farle pubblicità, ma è con estremo piacere che gliela faccio perché nel 2011, evidentemente, trovare qualcuno bravo, preciso e coscienzioso nel suo mestiere, è come riuscire a dire ciao all'unicorno, quindi se un giorno deciderete di comprare una cucina, oppure un armadio, una camera da letto o quel che vi pare per la vostra casa, l'input che verrà da me sarà sempre quello di rivolgersi a loro.
Tra l'altro, spendendo quasi la stessa cifra perché senza scendere nei dettagli, la differenza con i negozi sopra elencati, è veramente di pochissimo: innanzitutto perché la cucina da novecento euro con gli elettrodomestici che tutti pubblicizzano è quella della composizione standard che, quando va grassa, è due metri e mezzo e quindi capirete che arredare cinque metri e passa di cucina diventa una cifra imbarazzante sempre e comunque; secondo ma non meno importante: le spese di consegna, trasporto, montaggio, ecc… non sono da sottovalutare, quando da Hobby e Legno ti sparano quattrocento euro per consegnarti un armadio del valore di poco più di mille.
A volte chi più spende meno spende e, se è vero anche il contrario, in questo caso senz'altro posso dirmi soddisfatta dell'investimento, al cento per cento. Per quanto riguarda il risultato, direi che l'immagine parla da sé: non trovate anche voi che sia la cucina più bella del mondo?
LdC