Ciao, autrice che l'altra sera non ti sei neanche degnata di venire a ringraziarmi per aver letto il brano di un tuo romanzo.
Ciao a te, sì, dico a te: sai che sono queste le cose che danno un senso allo sbattersi per una passione, soprattutto quando qualcuno viene a leggere per te senza percepire nemmeno un centesimo?
Ciao a te, proprio a te: sai che ogni volta che un artista si comporta da cafone, l'arte muore un po'? E soprattutto a certi livelli, visto che io sarò quel che sono, ma nemmeno tu sei Umberto Eco, fidati.
Conosci per caso il significato di lotta fra poveri?
Comunque sia, nessun rancore. Io ho la certezza di aver svolto al meglio la parte di lavoro che mi competeva, quindi la soddisfazione me la prendo, a prescindere dall'educazione che ti è stata impartita.
(sappi che sei in buona compagnia)
Ma soprattutto mi prendo la consapevolezza che la mia arte può solo migliorare e progredire, mentre tu sarai condannata a vivere così per sempre.
Auguri.
LdC