Bologna, 25 settembre 2006 – L’hanno tenuta segregata in casa per circa 3 ore abusando ripetutamente di lei e quando la vittima ha tentato la fuga l’hanno anche malmenata.
È accaduto nella notte tra sabato e domenica in zona Cirenaica a Bologna. La vittima è una studentessa bolognese di 26 anni che è stata violentata da due suoi conoscenti di 37 e 20 anni, originari rispettivamente di Roma e Cagliari, incensurati, ora in carcere con le accuse di violenza sessuale di gruppo, violenza privata e lesioni. La notte da incubo è cominciata verso le 23 con una bevuta al bar e si è conclusa verso le 6 di ieri mattina con l’arrivo della polizia in via Libia, sotto l’abitazione del 37enne in cui si è consumata la violenza. La telefonata al 113 è giunta da parte di 4 persone che si trovavano a passare da quella strada e che hanno visto la ragazza con il volto e le mani insanguinate che litigava con un ragazzo, che poi si è scoperto essere il 20enne, anch’egli insanguinato. Agli agenti il giovane ha raccontato di un litigio senza specificare altro, è stata poi la vittima, sentita da poliziotti e pubblico ministero a chiarire i contorni della torbida vicenda. Ricoverata all’ospedale Sant’Orsola, la studentessa ha fornito una minuziosa spiegazione dei fatti che ha convinto il pubblico ministero della Procura felsinea Maria Gabriella Tavano a emettere due fermi di polizia giudiziaria. Verso le 23 la studentessa si è incontrata in centro con il 37enne che aveva frequentato nel maggio-giugno di quest’anno. I due hanno bevuto qualcosa e poi hanno trascorso del tempo nella centrale piazza Santo Stefano finchè l’uomo non si è allontanato. Dopo un po’ però lui è tornato con il 20enne, che la ragazza già conosceva, e tutti insieme hanno deciso di andare in un altro locale per bere. Dopodichè hanno deciso di concludere la serata a casa del 37enne il via Libia.
Che nella casa nuova c’è una pace… al massimo i dirimpettai egiziani che mettono su le loro nenie, ma adesso che è ramadam non vola una mosca…
LdC
Su queste cose mi viene da essere d’accordo (orrore!) con Calderoli: castrazione chimica. A meno che non mi garantiscano che quegli infami non usciranno piu di prigione. Per aver rovinato una vita, non esiste riabilitazione. Buona serata, Est
Vatti a fidare degli ex!!!
Scherzi a parte che brutta storia… una vita rovinata… anzi le vite rovinate sono probabilmente due, compresa quella del ventenne trascinato da qualcuno molto più grande è già noto alla polizia per droga…
Speriamo domani di aver qualcosa di cui sorridere…
Un bacione…
Paola
@Est la castrazione chimica per gli stupratori o per i dirimpettai egiziani che tutti i santi week end mi svegliano all’alba con le loro musichette del menga? ;o)
@Cugi non per difendere dei poco di buono, ma la zona tu sai bene com’è e come dire… chi va al mulino s’infarina? Io a casa di un mio ex super pluri pregiudicato, di notte, un po’ bresca, con un suo amico a seguito francamente non so se ci andrei.