Partiamo da un presupposto: se i posti ai concerti venissero assegnati in base alla meritocrazia, probabilmente avrei dovuto sedermi in braccio al pianista di Sergio Caputo, alcune sere fa al Bravo Café. Ma, ahimè, i sogni muoiono all’alba e difatti i miei si sono infranti contro il muro composto da alcune figure di cui avremmo […]